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Pubblichiamo questo testo uscito sul primo numero di Espoir del gennaio-febbraio 2025 foglio in lingua francese e araba di critica politica e letteraria a cura del Raggruppamento Anarchico Sudanese e della CNT-AIT francese
Questa domanda mi ha sempre tormentato, a più riprese, in un paese caratterizzato per la sua diversità ideologica, culturale, etnica, tribale e politica – in cui esisterebbero un’infinità di scelte, delle quali però nessuna può essere esercitata liberamente. Fin dalla vostra nascita, la vostra identità in Sudan è definita dalla religione, allo stesso modo la vostra affiliazione tribale gioca un ruolo cruciale nel plasmare la vostra cultura e pure il vostro destino.
Per diventare anarchico in Sudan, bisogna già essere riusciti a svincolarsi da tutte queste identità imposte e dalle soffocanti restrizioni che ci spingono nella fornace dello Stato.
Il Sudan è un paese in cui la guerra, le crisi o le malattie non sono finite. Il suo popolo, impregnato di ideologie militari, religiose e tribali, costituisce il carburante ideale per scatenare conflitti.
In un simile paese, ho sempre guardato la mia vita con stupore.
Le nostre battaglie somigliano spesso a dei film d’azione – può essere strano o inverosimile per gli stranieri – in cui sopravvivere significa costantemente scappare dalle fazioni in guerra e schivare una raffica di proiettili sparati direttamente su di voi.
Proiettili dello Stato, della religione, della tribù, della setta e delle fazioni armate.
La vostra scelta di essere anarchico è l’espressione di una reale coscienza del fallimento di questi sistemi. È la presa di coscienza che vi spinge ai limiti estremi della lotta pratica e della profonda esperienza umana. Questa scelta non porta che a due risultati. O si resta una vera resistenza rivoluzionaria o si viene travolti dal turbine del potere.
Così come il potere in Sudan assume molteplici forme, l’opposizione presenta allo stesso modo diversi volti. Esistono dei movimenti di resistenza politica, dei partiti, dei gruppi armati mercenari e delle milizie qualificate come rivoluzionarie e liberali ma costruite su delle strutture tribali, così come delle fazioni culturali impregnate di ideologie di propaganda autoritaria. Queste gerarchie intrecciate sono alla base delle crisi del popolo sudanese. Il Sudan, in realtà, non è niente altro che un piccolo gruppo di popoli chiusi in uno stato che esercita una autorità brutale e non riconosce alcun diritto umano al di fuori dei propri interessi.
Inoltre, l’ideologia degli estremisti islamisti ha giocato un altro ruolo nell’aggravamento dell’ignoranza e dell’arretratezza in Sudan. Provare a far fronte a tutto questo come singolo anarchico, è come battersi come un lupo in mezzo ad un branco di iene. Se trovano in voi una debolezza, questa sarà inevitabilmente la vostra sconfitta. La strada da seguire inizia dal trovare delle persone che condividono le vostre idee, svilupparle e trasmettere loro delle conoscenze e una educazione. Come anarchico, senti che la tua missione, ovunque tu sia e qualunque sia la tua capacità, è quella di diffondere la libertà. Il prezzo di questa libertà può essere alto: potrebbe costarti la vita. Tutto questo, tuttavia, rappresenta solo un piccolo contributo all’equilibrio di liberazione di cui le persone hanno bisogno per vivere una vita dignitosa e umana.
La libertà è lo stato più elevato dell’essere e l’anarchismo ci mostra come raggiungerlo e praticarlo. La libertà non è solo una parola poetica per indicare le aspirazioni: è uno sforzo, un impegno ad essere liberi con se stessi e con gli altri, e una lotta per rendere la libertà una realtà. Essere anarchici è una benedizione che non può essere monopolizzata o nascosta. Essere liberi significa essere anarchici, ed essere anarchici significa essere liberi.
Fawaz Murtada
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Al Amal / Espoir (Speranza) è una rivista bimestrale bilingue (arabo/francese) pubblicata congiuntamente dal Raggruppamento Anarchico Sudanese, dalla CNT-AIT Francia e dai loro amici in Tunisia e altrove. https://cnt-ait.info/2025/04/16/espoir2/
È pubblicato anche nella versione arabo/inglese (qui: https://cnt-ait.info/2025/04/15/al-amal-2). Il suo scopo è quello di costruire ponti tra anarchici di diversi continenti, nel proseguimento della campagna di solidarietà con gli anarchici del Sudan. Se desideri ricevere i numeri futuri, contattaci: contact@cnt-ait.info
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